Giochi o non giochi?

“Non ci vedremo per dieci anni. Giochi?”

Gioco set e partita per Sophie e da allora è un incubo. Più niente, più niente per dieci anni. Più niente per 3652 giorni e 3653 notti. Finito il gioco. I giochi. Il pepe della mia esistenza. Ho errato nella mia vita come in una tragedia di Rossini. Hermione versione uomo. Dove sono? Cosa ho fatto? Cosa devo ancora fare? Quale impeto mi coglie, quale dolore mi divora? Ah, non posso sapere se amo o se odio. Sophie m’ha assassinato, trucidato, scannato, fregato, rovinato e chi più ne ha più ne metta. E poi ho finito per pensarla all’imperfetto, a rassegnarmi alla mia scialba felicità: l’amore, la famiglia, il lavoro, l’antenna parabolica, i gesti quotidiani.

Julien,

Jeux d’enfants