La notte tra poco verrà
Ho cantato per 45 minuti le solite 3 strofe di quella ninnananna nordica che ho imparato i primi mesi della nostra vita insieme.
“Dormi ora dormi mio topolino…”
Ogni volta che provavo a prendere fiato o a recuperare un po’ di salivazione allargavi le braccia che sembrava dicessi “embè?”
Un pò come quelli che all’ultima canzone dei concerti gridano “se non metti l’ultima noi non ce ne andiamo”. E di solito quella è l’ultima canzone. E invece la ninnananna ha il potere di continuare sempre uguale, ininterrottamente.
Alla fine ti sei seduto sulle mie gambe ha fissato i tuoi occhi liquidi nei miei un po’ più spenti dei tuoi e hai appoggiato il capo sul mio petto. Tamburellando le dita sulla pelle del mio fianco, cullato solo dal respiro.
Dormi cosi, con le cosce fresche e il ciuffo un po’ scompigliato dal ventilatore.
E io interamente tua, sotto il tuo tiepido peso.
“La terra intera riposerà perché la notte tra poco verrà, persino il gatto dormire dovrà.”